Dieci consigli per la lettura profonda
«Ciò che leggiamo, come leggiamo, perché leggiamo, cambia il modo in cui pensiamo»
MaryAnne Wolf
- Scegli il libro che vuoi leggere (un classico, un best seller, una novità di cui hai sentito parlare) e procurati la versione cartacea. Puoi andare in libreria, in biblioteca, nei remainders, dove ti è più comodo.
- Durante la settimana ritagliati un momento per la lettura su carta: via le distrazioni, staccati dal mondo digitale, tieni lontano il cellulare: «Leggere non è un passa-tempo, ma un apri-tempo, lo moltiplica», ha
scritto Alessandro D’Avenia. - Trova una posizione comoda: come consiglia Italo Calvino in Se una notte d’inverno un viaggiatore prova a stenderti «in poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull’amaca, se hai un’amaca. Sul letto naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga. Col libro capovolto, si capisce».
- Coltiva l’abitudine della lettura: quello che all’inizio può sembrare faticoso, diventerà in fretta un piacere.
- Trova il tuo ritmo: all’inizio possono essere pochi minuti e poi sempre di più; lo decidi solo tu.
- Procurati un libretto per gli appunti, tascabile, e annota pensieri, citazioni, temi che vuoi approfondire. Sarà bello “rileggerti” a distanza di tempo.
- Fai caso alle connessioni che ti vengono in mente «ogni libro nasce in presenza d’altri libri, in rapporto e confronto ad altri libri» diceva Calvino.
- Goditi lo stile e la scrittura dell’autore, ogni parola è importante. Segna nel tuo libretto le parole che non conosci e cerca le definizioni.
- Dopo che hai letto un po’ del libro, confrontati con qualche amico che l’ha letto o consiglialo spiegando perché: anche se la lettura si fa in solitudine è bello condividere pensieri e suggestioni.
- Passaparola: prova a spiegare a un amico che non legge perché è importante farlo. «Il grande pericolo per la democrazia deriva dall’incapacità di far sì che tutti i cittadini siano educati a usare pienamente le proprie capacità intellettuali per formarsi tali opinioni», ci avvisa Maryanne Wolf.