Siamo ciò che leggiamo: dialogo con Alberto Manguel e i suoi Mostri Favolosi
Cosa ci insegna la letteratura? Ci ricorda che cosa significa essere umani.
Parole di Alberto Manguel, scrittore, critico (già libraio, editore, bibliotecario), che ama definirsi soprattutto “un appassionato lettore”. Lo dimostra anche nel suo ultimo libro, “Mostri favolosi”: una galleria di amici letterari (mostri nel senso originario di “prodigi”), fatti di carta e inchiostro, che per ogni occasione hanno le parole giuste da sussurrare, senza ipocrisia o remore.
In occasione di Bookcity Milano 2020 Alessandro Zaccuri dialoga con l’autore, collegato dal Portogallo, e gli studenti del Master BookTelling dell’Università Cattolica Anna Gabriella Rusconi e Lorenzo Barberis, per scoprire cosa hanno ancora da raccontarci Cappuccetto Rosso (candida tentatrice), Alice nel paese della Meraviglie (che non si abbatte mai), Giona (profeta dal temperamento artistico), il Capitano Nemo (anticonformista e lettore), il marito di madame Bovary (innamorato senza passione), il mostro di Frankenstein (riflesso di ciò che non vogliamo ricordare) e molti altri.